#festival della finanza
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FestiValori 2024: Sold Out per il Festival della Finanza Etica, Prossima Edizione dal 16 al 19 Ottobre 2025. Modena
Grande successo per la terza edizione di FestiValori a Modena: tutti gli eventi esauriti e l’appuntamento rinnovato per il prossimo anno.
Grande successo per la terza edizione di FestiValori a Modena: tutti gli eventi esauriti e l’appuntamento rinnovato per il prossimo anno. Si è conclusa con grande successo la terza edizione di FestiValori, il primo festival italiano interamente dedicato alla finanza etica. L’evento, organizzato da Valori.it e Fondazione Finanza Etica, si è svolto a Modena dal 17 al 20 ottobre 2024 e ha visto una…
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Modena: Terza edizione del Festivalori, "Il festival della finanza etica per leggere la quotidianità"
Modena: Terza edizione del Festivalori, "Il festival della finanza etica per leggere la quotidianità" Da giovedì 17 a domenica 20 ottobre a Modena decine di appuntamenti per la terza edizione della manifestazione che aiuta "a leggere la quotidianità" Dall'analisi della "finanza armata", cioè come banche e fondi di investimento sostengono il settore bellico, al welfare aziendale dove si investe nel benessere di chi lavora, fino all'assedio del sociale, con il Terzo settore costretto a muoversi... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Ultime Notizie da Torino: Cronaca, Attualità e Aggiornamenti
News e ultime notizie di cronaca, politica, cultura, eventi, economia, sport da Città, Veneto, Regioni, news Venezia, Italia e dal Mondo.
Benvenuti su Venezia-24.it, il vostro punto di riferimento per le ultime notizie da Torino. Restate aggiornati su tutto ciò che accade nella città sabauda, dalle notizie di cronaca alle novità politiche, eventi culturali e sportivi. Ecco un'analisi dettagliata delle notizie più rilevanti di oggi.
Cronaca Torino: Arresti e Inchieste in Corso
Nella giornata di oggi, la cronaca torinese è stata segnata da una serie di operazioni delle forze dell'ordine. La Polizia di Stato ha effettuato diversi arresti nell'ambito di un'operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno sequestrato una considerevole quantità di droga, armi e denaro contante, smantellando così una rete criminale che operava nel centro città e nei quartieri periferici.
Parallelamente, la Guardia di Finanza ha avviato un'inchiesta su una serie di truffe legate ai fondi europei. Diverse aziende sono state perquisite e numerosi documenti sequestrati per verificare l'utilizzo illecito dei finanziamenti destinati a progetti di sviluppo e innovazione.
Attualità: Nuovi Progetti Urbanistici e Innovazioni Tecnologiche
Sul fronte dell'attualità, Torino continua a distinguersi per i suoi progetti innovativi. È stato presentato un nuovo piano urbanistico che prevede la riqualificazione di alcune aree industriali dismesse. Il progetto, che coinvolgerà sia investitori pubblici che privati, mira a creare nuovi spazi verdi, aree residenziali e centri di aggregazione culturale.
In ambito tecnologico, il Politecnico di Torino ha annunciato una partnership con una nota azienda del settore automobilistico per lo sviluppo di veicoli elettrici di nuova generazione. Questo accordo prevede la realizzazione di un centro di ricerca avanzato che darà impulso all'innovazione e alla sostenibilità ambientale.
Eventi Culturali: Mostre, Concerti e Festival
Torino è anche sinonimo di cultura. Nei prossimi giorni, la città ospiterà una serie di eventi imperdibili. Tra questi, segnaliamo la mostra d'arte contemporanea al Museo d'Arte Moderna, che esporrà opere di artisti locali e internazionali. Inoltre, il Teatro Regio di Torino propone una stagione lirica ricca di appuntamenti con celebri opere del repertorio classico.
Non mancano neanche i concerti: il Pala Alpitour accoglierà alcune delle più grandi star della musica italiana e internazionale. Infine, il Torino Film Festival si prepara ad aprire le sue porte con una selezione di pellicole inedite e retrospettive dedicate ai grandi maestri del cinema.
Sport: Successi e Sfide delle Squadre Torinesi
Sul fronte sportivo, le squadre torinesi continuano a regalarci emozioni. La Juventus, dopo una serie di partite avvincenti, si prepara ad affrontare nuovi avversari nel campionato di Serie A. L'allenatore ha espresso fiducia nella squadra, sottolineando l'importanza di mantenere alta la concentrazione e l'impegno.
Anche il Torino FC sta vivendo un periodo positivo, con prestazioni convincenti che fanno ben sperare i tifosi. Nel basket, la squadra di pallacanestro locale si sta distinguendo nel campionato nazionale, grazie a un mix di giovani talenti e giocatori esperti.
Conclusione
Continuate a seguirci su Venezia-24.it per restare aggiornati sulle notizie di Torino, con approfondimenti, interviste e reportage esclusivi. La nostra redazione è impegnata a fornirvi un'informazione completa e tempestiva, per farvi vivere da vicino ogni momento della vita torinese. Che siate interessati alla cronaca, all'attualità, agli eventi culturali o allo sport, qui troverete tutte le ultime notizie di Torino che cercate.
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Comicon Napoli 2024: un successo strepitoso?
Sta volgendo al termine la ventiquattresima edizione di COMICON, il festival internazionale di cultura pop che si è svolto a Napoli presso la Mostra d'Oltremare. Un'edizione da record, dopo quella del 2023 che aveva registrato oltre 170.000 visitatori, che ha confermato il COMICON di Napoli come uno degli eventi più importanti del panorama culturale italiano. Un programma ricco di eventi Il programma di COMICON 2024 era davvero ricco di eventi, con qualcosa per tutti i gusti. Tra gli ospiti internazionali, spiccavano i nomi di Milo Manara, Tanino Liberatore, Frank Mentzer, Igort e John Romita Jr. Non sono mancati, inoltre, gli incontri con i grandi nomi del fumetto italiano, come Labadessa, Fumettibrutti, LRNZ, Sio, Simple & Madama. Mostre, cosplay e aree tematiche Oltre agli incontri con gli autori, COMICON 2024 ha offerto al pubblico un'ampia varietà di mostre, ospiti ed eventi (da segnalare Milo Manara e Tanino Liberatore sul ring del Comicon in una “sfida” a colpi di disegni tra gli applausi). Immancabile, come sempre, l'area dedicata al cosplay, dove migliaia di appassionati hanno potuto sfilare con i loro costumi elaborati. Non sono mancate, infine, le aree tematiche dedicate ai videogames, al cinema, alla musica e al mondo asiatico. Il concerto di Giorgio Vanni Grande evento all'interno della 4 giorni di Comicon è stato il concerto di Giorgio Vanni. Il cantante e autore tra le più famose sigle di cartoni e anime in Italia ha infiammato il pubblico dell'Arena Flegrea. Una serata di canzoni, sigle e ricordi per tutti i presenti che hanno trasportato lo stesso cantante creando un mix incredibile di divertimento e musica. Grande festa ma con delle sorprese Una grande festa ma con un imprevisto. Durante la kermesse del Comicon di Napoli 2024 si è verificato un controllo esteso sulla fiera da parte della Guardia di Finanza e degli ispettori del lavoro. Le verifiche hanno portato all'elevazione di sanzioni amministrative nei confronti di diverse società e ditte espositrici, per irregolarità relative al lavoro nero. Non sono stati invece disposti sequestri di merce o chiusure di stand. L'operazione non ha compromesso lo svolgimento regolare della manifestazione. Un successo che guarda al futuro Il successo di COMICON 2024 conferma la centralità di questo evento nel panorama culturale italiano e internazionale. Un successo che guarda al futuro, con l'organizzazione di nuove edizioni sempre più inclusive e innovative. Foto di copertina: Ufficio Stampa Comicon Read the full article
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Irma
Ho scelto di dirigere un video per ogni canzone che ho registrato, raccontarla a modo mio e poi prendere le distanze. Ogni canzone ha una storia, ogni storia ha un’immagine, ogni giorno una nuova alba.
Irma Pany è una cantautrice conosciuta soltanto come Irma.
Nata a Douala, in Camerun, il 15 luglio 1988, si è trasferita a Parigi, con la famiglia, nel 2003. Da bambina cantava nel coro della chiesa ma già componeva le sue canzoni, la prima è stata I know, una lettera arrabbiata rivolta agli adulti intorno a lei.
Mentre studiava alla ESCP Europe la miglior scuola di finanza francese, dove si è laureata in Business e Management nel 2012, postava video su YouTube in cui eseguiva suoi inediti e celebri cover.
Il successo sul web le ha portato un contratto discografico con una giovane etichetta, tra le prime a utilizzare il crowdfunding. In un fine settimana, il pubblico della rete ha finanziato il suo album di debutto Letter to the Lord che ha raggiunto la top ten francese e scalato le classifiche di diversi paesi europei, vincendo il disco di platino un anno dopo la pubblicazione.
Nel 2012 è apparsa in uno spot di Google Chrome che racconta la sua ascesa alla fama grazie a YouTube ed è stata nominata miglior artista francese ai MTV Europe Music Awards.
Dopo concerti in giro per l’Europa e l’Asia, si è trasferita a New York per lavorare al secondo album, Faces, uscito nel 2014 che ha vinto un premio per il video della canzone Save Me allo Starz Denver Film Festival.
Il terzo disco The Dawn è stato scritto e prodotto a Lione all’inizio del 2020. Per ogni canzone ha girato un video, altra sua grande passione.
La sua vita avrebbe potuto essere un’altra, visti i suoi studi, ma l’amore per la musica ha avuto il sopravvento e l’ha portata in tutt’altra direzione.
Irma continua a produrre musica e film, a esibirsi dal vivo e mandare messaggi di bellezza e sorellanza attraverso i suoi social, armata di chitarra propaga un sound caldo e intimo che trasporta in magiche atmosfere.
Una bella scoperta che ho fatto proprio attraverso i suoi social.
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A Milano il primo Soul festival di spiritualità sulla meraviglia
Milano la città che corre sempre, capitale della finanza è invitata a fare una pausa di riflessione per accorgersi della meraviglia che c’è ovunque. E lo potrà fare nei cinque giorni della prima edizione del Soul Festival di Spiritualità, promosso dall’Università Cattolica e dall’Arcidiocesi di Milano con il patrocinio del Comune. Dal 13 al 14 marzo diversi luoghi sacri a laici (dal…
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Video
Seguici sul:https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/01/chiara-ferragni-indagata-per-truffa.html Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata, sponsor in fuga e flop già prima del pandoro-gate Le cattive notizie si moltiplicano su più fronti per Chiara Ferragni, la più importante imprenditrice digitale d'Italia. Dopo che ieri la Guardia di Finanza aveva fatto visita agli uffici di Fossano (Cuneo) di Balocco, la Procura di Milano ha iscritto l'imprenditrice digitale e l'ad della società dolciaria, Alessandra Balocco, nel registro degli indagati per l'ipotesi di "truffa aggravata". La prima si dice "serena" e dispiaciuta per gli attacchi mirati di una parte della stampa. Altri affari nel mirino dei giudici E i pm di Milano e la Guardia di Finanza hanno acceso i fari sulla bambola Trudi, un'edizione limitata lanciata nel 2019 e il cui ricavato è stato promesso in beneficenza contro il cyberbullismo e le discriminazioni ai danni della comunità Lgbt. Stavolta, Tbs Crew ha voluto immediatamente replicare alle indiscrezioni, chiarendo che l'intero ricavato sarebbe andato alla campagna Stomp Out Bullying, al netto delle spese versate al provider esterno che gestiva le vendite online. A tale proposito, ha fatto presente che la beneficenza riguardò i soli ricavi sul canale e-commerce. Insomma, le cose si mettono male per l'influencer, sebbene ieri il suo profilo Instagram abbia registrato il primo aumento dei follower dallo scoppio del "pandoro-gate". In queste tre settimane,il calo era stato di 215 mila unità. Pur irrilevante in termini percentuali, è il trend a preoccupare. Sponsor in fuga da Ferragni Safilo era stato il primo sponsor a mollare Chiara Ferragni per "inadempienze contrattuali". Pochi giorni più tardi,seconda batosta da Coca Cola:stop alla collaborazione. Lo spot con l'influencer come testimonial durante il Festival di Sanremo non sarà mandato in onda. A proposito, sotto le lenti è finito anche il cachet della co-conduzione di un anno fa, che la donna promise di devolvere in beneficenza. E l'azienda di moda Monnalisa sta valutando anch'essa se interrompere la collaborazione. L'immagine dell'imprenditrice è più appannata che mai. C'è forte imbarazzo delle società ad associarla ai propri prodotti.Prova ne è che il profilo social non pubblicizza alcunché da quando è sorto lo scandalo. In effetti,non è tanto la vicenda sul piano giuridico a poter far tremare l'impero mediatico e societario di Chiara Ferragni.La cattiva reputazione per chi vende sostanzialmente solo la propria immagine equivale alla scoperta del vino al metanolo negli anni Ottanta per le società produttrici.La fiducia del consumatore è generalmente legata alla qualità/salubrità del prodotto o servizio,ma nel caso di un'imprenditrice digitale essa riguarda l'immagine,sebbene l'influencer abbia anche proposto il proprio brand per sponsorizzare prodotti fabbricati da terzi. I flop prima del pandoro-gate Chiara Ferragni è stata brillante nel vendere il suo successo,disastrosa nella gestione comunicativa della sua prima crisi aziendale.Ma chi pensa che sia stato il pandoro-gate a minacciare l'aura di perfezione dell'impero mediatico-societario, forse dovrebbe leggere qualche dato. Vi ricordate il boom delle azioni Safilo sull'annuncio della collaborazione con l'influencer nel 2021? Ebbene, il loro valore era tornato ai livelli pre-collaborazione già prima del caso. E anche con Tod's le cose non si sono messe bene, con il titolo in borsa ad essersi dimezzato di valore dal picco di tre anni fa. L'idea che associare il nome di Chiara Ferragni ad un prodotto portasse automaticamente a un aumento delle vendite si è rivelata sbagliata. I quasi 30 milioni di follower su Instagram non corrispondono ad altrettanti consumatori certi. Questo lo si è sempre saputo, ma forse gli sponsor erano un po' eccessivamente ottimisti sui risultati. D'altra parte sbaglia anche la premier Giorgia Meloni quando ribadisce in conferenza stampa che chi fabbrica un prodotto debba essere apprezzato di più di chi lo griffa. L'economia italiana non è solo manifattura e il marketing è una componente fondamentale di essa. Chiara Ferragni rischia di trasformarsi in un marchio tossico Insomma, una cosa è mettere in dubbio il modo di fare affari di Chiara Ferragni, un'altra il business del mondo legato alle promozioni commerciali, ingrediente fondamentale per il successo di un'azienda. Puoi produrre il panettone più buono al mondo, ma se non lo sai vendere, resta sugli scaffali o forse neppure vi ci arriva. Adesso, però, serve capire quanto tempo debba occorrere per riprendere a postare pubblicità di prodotti sul proprio profilo social. Il rischio è che la vicenda comporti danni a lungo termine irreparabili e che la ripartenza non possa mai avvenire del tutto in un clima di relativa serenità. Supera già abbondantemente il milione di euro il cosiddetto lucro cessante, vale a dire il mancato fatturato in oltre tre settimane di silenzio social. Alcuni contratti sono stati rescissi,
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33° NOIR IN FESTIVAL - il manifesto di MANUELE FIOR e l'invito alla CONFERENZA STAMPA - martedì 21 novembre, ore 10 - Palazzo Marino, MILANO
Fuggevole Milano
Manuele Fior tinge di notte il manifesto del 33° Noir in Festival
Il Noir in Festival torna a Milano dal 1 al 7 dicembre 2023 con un programma poliedrico che attraversa secoli e generi, autori e visioni, finendo per specchiarsi nel cinema e nella letteratura contemporanei. Un’inquietudine di fondo risuona tra le pieghe della 33a edizione del festival, che trova il suo ideale baricentro a metà strada tra l’agitazione di un autore milanese doc come Andrea G. Pinketts, storico frequentatore del Noir scomparso esattamente cinque anni fa, e il manifesto malinconico e allo stesso tempo proiettato verso il futuro firmato da un maestro del fumetto nostrano, Manuele Fior.
Tra i più apprezzati artisti di graphic novel e illustratori, recentemente uscito in libreria con le graphic novel Celestia (Oblomov edizioni, 2019-2020) e Hypericon (Coconino Press, 2022), Fior ha all’attivo collaborazioni con i più importanti nomi dell’editoria italiana e internazionale: Coconino Press, Oblomov, La Repubblica, La Stampa, Internazionale, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, La nave di Teseo, Dargaud, Futuropolis, L’école des loisirs, Gallimard, Le Monde, The New Yorker, Dark Horse, etc. Negli anni la sua opera è stata premiata con alcuni tra i massimi riconoscimenti del settore: il Fauve d’or al festival di Angoulême, il Micheluzzi Award del Napoli Comicon, il Gran Guinigi e il Yellow Kid di Lucca Comics & Games e l’Inkpot award al San Diego Comic-Con. Il Noir in Festival l’ha scelto per firmare l’immagine della 33° edizione, unendosi alla galleria di artisti eccellenti che ha visto sfilare, dal 1991 ad oggi, nomi come Paolo Bacilieri, Gigi Cavenago, Lorenzo De Felici, Mario Alberti, Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti, Bill Plympton, Charles Schultz, Mojmir Jezek e molti altri.
Una collaborazione, quella tra Manuele Fior e il Noir in Festival, che ha il sapore della predestinazione. Sue, infatti, sono le recenti copertine dei romanzi editi da La Nave di Teseo di Giorgio Scerbanenco, autore al quale il festival intesta dal 1997 il premio per la miglior opera di narrativa italiana dell’anno di genere noir. Il segno magico e onirico di Fior, sospeso tra il blu notte di Eyes Wide Shut e le fascinazioni cyberpunk di Ghost in the Shell, ci trasporta nello scenario misterioso di una Piazza Duomo insolita e immersa nel silenzio, dove si aggira una figura enigmatica: un detective ? Un assassino? O il riflesso delle angosce di cui è portatore sano l’uomo contemporaneo?
“L’essenza del genere noir”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “è quella di rimescolare le carte in tavola, rifuggire lo status quo, evadere dalle consuetudini. E quale modo migliore di rappresentare la sua anima più moderna se non giocare sul contrasto che Manuele Fior, potentemente, rappresenta nell’immagine di quest’anno: la Milano del Duomo, quella da cartolina che tutti conosciamo, si scontra con la Milano del futuro, un groviglio di grattacieli luminescenti che rappresenta la finanza, il virtuale, le intelligenze artificiali. Da questo attrito tra vecchio e nuovo nascono non rovine ma dubbio, curiosità, dibattito e conoscenza. Questo è esattamente lo spirito che anima l’edizione 2023 e ringraziamo Manuele per averlo affrescato in modo così preciso e appassionato.”
Manuele Fior è uno dei più noti e apprezzati fumettisti e illustratori contemporanei. Con le sue graphic novel, tradotte in più di 10 lingue, si è aggiudicato i più importanti premi internazionali e prestigiose mostre. Quotidiani, riviste e case editrici gli commissionano regolarmente illustrazioni di articoli e copertine, in Italia e all'estero. Le sue indimenticabili gouache e la crescente notorietà gli hanno portato lavori come manifesti per il cinema e importanti manifestazioni culturali, uniform edition per le opere di Pavese, Scerbanenco, Ballard e Louise Penny.
Il Noir in Festival è diretto da: Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (Delegato IULM). Una realizzazione: Studio Coop. Con il patrocinio di: Comune di Milano. Promosso da: DGCA - MiC. In collaborazione e con il sostegno di: IULM.
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Giffoni Film Festival 2023
Dal 20 al 29 luglio ben 6.500 ragazzi saranno i protagonisti del 53esimo Giffoni Film Festival, con 150 opere in concorso da 35 nazioni, compresa l’Italia, e 50 quelle fuori concorso. Tra i film italiani più attesi c’è Il più bel secolo della mia vita di Alessandro Bardani, con Sergio Castellitto, Valerio Lundini, Carla Signoris e la canzone originale di Brunori Sas e sono quattro le anteprime di questa edizione, l’esordio alla regia di Claudio Bisio con L’ultima volta che siamo stati bambini. Noi anni luce. Le stelle di Dora – Le sfide del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la nuova avventura Disney, La Casa dei Fantasmi. Saranno 20 gli eventi speciali di quest’anno con la seconda stagione di DI4RI con Netflix. l’attesissimo Barbie di Greta Gerwig. Blanca – Seconda Stagione con Maria Chiara Giannetta, Stranizza D’Amuri con Giuseppe Fiorello e Fantastici 5 con Raoul Bova. A Giffoni non mancano mai attori, registi e beniamini dei più piccoli, con Carlo Verdone, Mario Martone, Antonio Albanesw, Massimiliano Gallo, Sydney Sibilia, Simona Tabasco, Caterina Guzzanti, Matteo Paolillo e Giacomo Giorgio. Inoltre, 250 giovani under 30 incontreranno uomini e donne di scienza, spettacolo, istituzioni, cultura e sport come Erri De Luca, Joe Bastianich, Massimo Bisotti, Costantino Della Gherardesca, Guido Maria Brera. Saranno 22 gli artisti musicali che interverranno e 10 gli showcase live con talenti e��Rosa Chemical, Junior Cally, Ermal Meta, The Kolors, Angelina Mango, Alfa, Federica Carta, Luigi Strangis, Gianmaria, Follya, Diss Gacha, Maninni, Emanuele Aloia, Merk & Kremont. A inaugurare il 20 luglio ci sarà il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che incontrerà i griffone, oltre a un videomessaggio della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola; a seguire ci saranno Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca; Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno; Giancarlo Giorgetti ministro dell’Economia e Finanza; Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani; Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito; Edmondo Cirielli, viceministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Lucia Borgonzoni, sottosegretaria Ministero della Cultura; Maurizio De Lucia, procuratore capo della Repubblica di Palermo; Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai; e in collegamento il presidente del Brasile, Lula. Tra le attività dedicate al sociale e al terzo settore, laboratori e attività di animazione per le famiglie ci sarà Giffoni Food Show, dove 30 foodblogger, pasticceri e maestri pizzaioli incontreranno il pubblico per la campagna a favore di una corretta alimentazione, oltre a 20 progetti speciali con enti, associazioni e aziende, come Impatto Giovani con il Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale e le attività con il Fondo Asilo, migrazione e integrazione del Ministero dell’Interno. La 53esima edizione , il cui tema è indispensabili per la crescita delle comunità e per lo sviluppo dei territori, per innescare il cambiamento, far circolare idee, alimentare emozioni, condividere valori, ha come partner la Regione Campania, alla quale si aggiunge il sostegno del Ministero della Cultura. Read the full article
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Sanremo 2023: al Virgo Village la presentazione ufficiale di Virgo Bond, strumento legato alla clientela Retail
Da lunedì 6 febbraio, nel Villaggio Ufficiale della Musica, tutti i maggiori esponenti del gotha finanziario per presentare Virgo Bond, un importante strumento legato alla clientela Retail con rendimenti dal 12%.
Tutto pronto per la 73esima edizione del Festival di Sanremo. Mancano pochi giorni all'inizio della kermesse canora e all'inaugurazione del Virgo Village Sanremo che, quest'anno, farà da contenitore eccezionale per tutte le maggiori iniziative collaterali alla competizione musicale. Il Villaggio Ufficiale della Musica, fortemente voluto dal Colosso Finanziario Svizzero VIRGO FUND, con il Patrocinio del Comune di Sanremo e della Regione Liguria, sarà inaugurato lunedì 6 febbraio e sarà aperto al pubblico tutti i giorni, dalle ore 11:00 alle ore 20:30.
In occasione dell'inaugurazione dell'Official Hospitality Music, VIRGO FUND ha deciso di lanciare, in pre Order, VIRGO BOND, un importante strumento finanziario legato alla clientela Retail con rendimenti dal 12%. Virgo Bond sarà anche la carta di pagamento del gruppo con importanti agevolazioni riservate ai clienti che utilizzeranno questo metodo di pagamento con i partner del Fondo. Per la presentazione ufficiale, saranno presenti tutti i massimi dirigenti di Virgo Fund: chiunque fosse interessato, dunque, potrà confrontarsi direttamente con il gotha della finanza internazionale.
Virgo Bond e Virgo Village Sanremo vi aspettano, quindi, da lunedì 6 febbraio, presso Villa Ormond, in Corso Felice Cavallotti 113, a Sanremo.
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Sanremo 2023: al Virgo Village la presentazione ufficiale di Virgo Bond, strumento legato alla clientela Retail
Da lunedì 6 febbraio, nel Villaggio Ufficiale della Musica, tutti i maggiori esponenti del gotha finanziario per presentare Virgo Bond, un importante strumento legato alla clientela Retail con rendimenti dal 12%.
Tutto pronto per la 73esima edizione del Festival di Sanremo. Mancano pochi giorni all'inizio della kermesse canora e all'inaugurazione del Virgo Village Sanremo che, quest'anno, farà da contenitore eccezionale per tutte le maggiori iniziative collaterali alla competizione musicale. Il Villaggio Ufficiale della Musica, fortemente voluto dal Colosso Finanziario Svizzero VIRGO FUND, con il Patrocinio del Comune di Sanremo e della Regione Liguria, sarà inaugurato lunedì 6 febbraio e sarà aperto al pubblico tutti i giorni, dalle ore 11:00 alle ore 20:30.
In occasione dell'inaugurazione dell'Official Hospitality Music, VIRGO FUND ha deciso di lanciare, in pre Order, VIRGO BOND, un importante strumento finanziario legato alla clientela Retail con rendimenti dal 12%. Virgo Bond sarà anche la carta di pagamento del gruppo con importanti agevolazioni riservate ai clienti che utilizzeranno questo metodo di pagamento con i partner del Fondo. Per la presentazione ufficiale, saranno presenti tutti i massimi dirigenti di Virgo Fund: chiunque fosse interessato, dunque, potrà confrontarsi direttamente con il gotha della finanza internazionale.
Virgo Bond e Virgo Village Sanremo vi aspettano, quindi, da lunedì 6 febbraio, presso Villa Ormond, in Corso Felice Cavallotti 113, a Sanremo.
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Sanremo 2023: al Virgo Village la presentazione ufficiale di Virgo Bond, strumento legato alla clientela Retail
Da lunedì 6 febbraio, nel Villaggio Ufficiale della Musica, tutti i maggiori esponenti del gotha finanziario per presentare Virgo Bond, un importante strumento legato alla clientela Retail con rendimenti dal 12%.
Tutto pronto per la 73esima edizione del Festival di Sanremo. Mancano pochi giorni all'inizio della kermesse canora e all'inaugurazione del Virgo Village Sanremo che, quest'anno, farà da contenitore eccezionale per tutte le maggiori iniziative collaterali alla competizione musicale. Il Villaggio Ufficiale della Musica, fortemente voluto dal Colosso Finanziario Svizzero VIRGO FUND, con il Patrocinio del Comune di Sanremo e della Regione Liguria, sarà inaugurato lunedì 6 febbraio e sarà aperto al pubblico tutti i giorni, dalle ore 11:00 alle ore 20:30.
In occasione dell'inaugurazione dell'Official Hospitality Music, VIRGO FUND ha deciso di lanciare, in pre Order, VIRGO BOND, un importante strumento finanziario legato alla clientela Retail con rendimenti dal 12%. Virgo Bond sarà anche la carta di pagamento del gruppo con importanti agevolazioni riservate ai clienti che utilizzeranno questo metodo di pagamento con i partner del Fondo. Per la presentazione ufficiale, saranno presenti tutti i massimi dirigenti di Virgo Fund: chiunque fosse interessato, dunque, potrà confrontarsi direttamente con il gotha della finanza internazionale.
Virgo Bond e Virgo Village Sanremo vi aspettano, quindi, da lunedì 6 febbraio, presso Villa Ormond, in Corso Felice Cavallotti 113, a Sanremo.
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Roma, Villa Pamphilj. Più di 3 mila studenti all'evento della Polizia di Stato, posto a conclusione della campagna "Una vita da social"
Roma, Villa Pamphilj. Più di 3 mila studenti all'evento della Polizia di Stato, posto a conclusione della campagna "Una vita da social" L'evento è la tappa conclusiva di "Una vita da social", la campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale per sensibilizzare i giovani sui rischi e i pericoli della rete. Ma non c'era solo il truck della Polizia Postale; nella villa più grande della capitale erano presenti gli operatori ed i mezzi di tutte le specialità della Polizia di Stato: la Stradale, la Scientifica, la Ferroviaria, gli artificieri, i cinofili, le Fiamme Oro, il Reparto Mobile, il Reparto Volo, la Fluviale, il Camper della campagna "Questo non è amore" con tutta la sua equipe specializzata, l'Ufficio Sanitario ed una folta rappresentanza dei poliziotti della Questura di Roma che, anche quest'anno, hanno portato avanti il progetto "Scuole sicure" incontrando nelle scuole della capitale migliaia di alunni, professori e genitori, per sensibilizzarli sui temi del rispetto delle regole, del rispetto dell'altro e della legalità in tutte le sue sfaccettature. Auto storiche e Lamborghini hanno come sempre attirato l'attenzione di tutti. Prezioso il contributo dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato e della Protezione Civile. Nella prima parte della mattinata i ragazzi si sono goduti le esibizioni dei vari reparti e, mentre erano attenti alle esercitazioni dei cinofili e degli artificieri, hanno alzato lo sguardo in sù per salutare l'elicottero della Polizia di Stato che ha sorvolato per pochi istanti i cieli sovrastanti la villa. Poi dal palco è arrivato il saluto delle istituzioni, il Prefetto Renato Cortese- Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, il Vicario del Questore di Roma, Francesco Greco, consigliere alla legalità del sindaco di Roma, e tutti gli altri rappresentanti delle specialità della Polizia di Stato e delle altre Forze dell'Ordine. Ma sul palco sono saliti anche alcuni attori che hanno voluto essere presenti all'iniziativa: Massimo Vanni, Lorenzo Flaherty, Marco Marzocca, Dino Abbrescia e i sosia della mitica coppia Ispettore Nico Giraldi e Bombolo; inoltre è intervenuta anche la campionessa delle Fiamme Oro Viviana Bottaro, medaglia di bronzo alle Olimpiadi Tokyo 2020 nella specialità Kata. Immancabile il momento musicale, prima di chiudere l'evento ed augurare ai ragazzi buone vacanze, la Fanfara della Polizia di Stato si è esibita con alcuni grandi successi dell'ultimo festival di San Remo, alternati ai classici senza tempo come Stelle e Strisce e alla popolare Roma nu fa la stupida stasera. A chiudere, accompagnato dal canto di grandi e piccini, l'Inno Nazionale. È stato proprio grazie alla sinergia e alla collaborazione fra istituzioni che è stato possibile far arrivare i 3 mila studenti a bordo di pullman dedicati, messi a disposizione non solo dalla Polizia di Stato, ma anche dall'Esercito, Guardia di Finanza, dalla Croce Rossa, dal Cotral, dalla Polizia Locale Roma Capitale, dall'Anas e dalla Polizia Penitenziaria. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Non ne usciamo e se anche dovessimo, sarà male.
Faccio una piccola riflessione riguardo a notizie che, ogni mattina a colazione, masochisticamente, mi lascio propinare dalla TV.
L’Italia, l’Europa, le economie occidendali (in genere) sono attualmente colpite da una profonda crisi economica, generata da un pensiero che ha visto al centro del business più la finanza, che l’uomo e la sua realizzazione attraverso la produzione e/o trasformazione di beni per il bene suo e del suo prossimo.
In questa ottica valuto il millantato intervento di Zelensky a Sanremo. Al di là dei gusti personali, Sanremo (festival della canzone intaliana) è da sempre un evento culmine per l’arte e la creatività fatta musica, testi e canzoni; con una indiscutibile rilevanza storica e culturale.
Nel momento in cui si parla di cachét, ingaggi (non premi agli artisti – sia chiaro) ma ingaggi e POLITICA – dove girano soldi ed ascolti, la politica c’è – la manifestazione diventa anche un evento con una rilevanza economica non indifferente. Talvolta purtroppo il riverbero di questo ultimo aspetto supera quello artistico, culturale e quindi umano.
Ora, torno al primo pensiero: come possiamo porre rimedio ad una deriva economica decadente, se decadenti sono i nostri valori umani nei momenti sociali (e mediatici) massimi ?
Rifletto sulle responsabilità della politica:
Ok che “responsabilità” e “politica” viaggiano su binari separati, e già qua la riflessione sarebbe finta...
Ok, che se esistessero politici responsabili, non esisterebbero guerre che (comunque) hanno sempre un movente economico;
La politica non deve fare economia, bensì tracciarne gli sviluppi a lungo termine sotto il profilo etico, sociale e di sostenibilità; e se decadente è l’etica di una società, decadente ne sarà la sua economia.
Questa è la responsabilità che un politico si deve assumere.
Questa è la responsabilità, rispetto alla quale, ognuno di noi, dovrebbe avere consapevolezza.
G.
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Gratteri: «In questo Governo nessun ministro nomina mai la mafia» «Questo Governo ha ai vertici un mago della finanza, ma sul piano del contrasto alla criminalità non ho sentito da nessun ministro pronunciare la parola mafia». L’accusa arriva direttamente dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ospite ieri sera al “Festival di libri e Altrecose” di Pescara per presentare il nuovo libro scritto con Antonio Nicaso, “Complici e colpevoli: come il Nord ha aperto le porte alla Ndrangheta”. Il procuratore si è detto indignato da tale silenzio e anche da ciò che concerne la riforma della giustizia: «Hanno dimenticato di mettere reati ambientali, corruzione, concussione e tutti reati della Pa. Questo mi indigna, ma nessuno ha detto nulla. Non c’è una cosa che serve per contrastare inquinamento, la corruzione. Sta accadendo tutto nel silenzio assordante di tutti tranne che del sottoscritto». (...) Spazio poi al tema centrale del nuovo libro: l’espandersi e l’affermarsi della ‘ndrangheta nel nord Italia. «I complici e i colpevoli sono gli imprenditori, amministratori e politici. Abbiamo sempre ascoltato raccontarci che le mafie sono al Nord per il soggiorno obbligato, ma questo significa scaricare la colpa sul legislatore. Dire che le mafie sono al nord perché hanno usato violenza è una pezza, è una giustificazione parziale. La mafia che segue i soldi non è poi molto attuale. Le mafie sono al Nord perché imprenditori senza scrupoli hanno abbracciato la ‘ndrangheta perché hanno pensato di guadagnare». Una ‘ndrangheta che è arrivata nelle regioni settentrionali molto prima del soggiorno obbligato e che si è vista aprire le porte dalla stessa società: «Le varie Procure hanno documentato come candidati nei Consigli comunali, regionali e parlamentari hanno chiesto appoggio di imprenditori collusi con la mafia». ilvibonese.it
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RIACE
© All Rights Reserved Tageszeitung
Per la gestione dei migranti, per questo suo famoso sistema di accoglienza diffusa, un sistema ammirato in tutto il mondo, e su cui è venuto a girare un cortometraggio persino Wim Wenders, qui sono arrivati fino a 3 milioni di euro l'anno. E però, colpisce. Provi a capire come era Riace, ora che è tutto finito, cosa era, cosa non ha funzionato: e non trovi un numero. Quanti abitanti effettivi ha, per esempio, a prescindere dal dato formale dei residenti? Cioè, quale era realmente la proporzione tra italiani e stranieri? E gli italiani, che età hanno, in media? E che reddito? Quanti migranti sono stati qui? Più di 6mila, dicono. Ma che significa? Per quanto tempo? E ora, dove sono? Riace gli è stata utile? Hanno imparato, tipo, un po' di italiano? E queste associazioni a cui era affidato tutto, che bilancio avevano? E quanti dipendenti? Selezionati come? Quante spese organizzative rispetto alle spese sostanziali?
In tutti questi anni, è stato rendicontato poco o niente.
E spesso, in modo solo generico.
L'unico numero certo qui è quello che il 26 maggio, quando è stato eletto il nuovo sindaco, è stato battuto dalle agenzie di stampa di mezzo mondo. 24. I voti per Mimmo Lucano.
Ed è un numero sbagliato.
24 sono i voti che ha avuto la lista di Fratoianni alle Europee.
Eppure, Riace non ha che 2.313 abitanti. La stazione è un binario e basta, senza biglietteria né niente. Poi c'è una farmacia, e di fronte, un bar e un tabaccaio. Fine di Riace Marina. Che è una delle due parti di cui si compone Riace, ed è sostanzialmente una fila di villette strette tra il mare e la statale. 300 metri più su, a sette chilometri, c'è Riace Superiore. Con la piazza del municipio, la chiesa, un bar, una salumeria e un piccolo alimentari, altri due bar e il tabaccaio. Sono collegate da due corriere al giorno. E cioè, dall'autostop.
Il primo che si ferma ha un fuoristrada da oltre 40mila euro. E quando gli dico che sono una giornalista, mi dice subito: L'ho comprato a rate. Fa il muratore.
Sono quasi tutti operai, qui. E, curioso: molti hanno un SUV. Moltissimi.
E hanno tutti lavorato nell'accoglienza.
Tra progetti ordinari e progetti di emergenza, tra SPRAR e CAS, Riace aveva circa 300 posti. Ma a tratti, in base agli sbarchi, in base a guerre e carestie, i migranti erano più del doppio. Gestiti da Città Futura, l'associazione fondata nel 1999 da Mimmo Lucano, e altre sei associazioni minori. Ma capire come, è complicato. Google non ha molte informazioni. E quindi, l'unica è telefonare alle associazioni. Una a una. Inizio dal Girasole. Da Maria Taverniti, la sua presidente. Mi hanno detto che è a casa, vorrei chiederle se posso passare un momento. Ma mi dice: Non sono a Riace. Dico che sto qui tutta la settimana, mi dice: Non so quando torno. Chiedo allora se posso passare in sede. Mi dice che è chiusa. Se posso parlare con uno degli operatori. Mi dice che non c'è più nessuno. Chiedo se c'è un sito web da cui avere un'idea delle attività. Non c'è. Un documento, un volantino, un vecchio articolo di cronaca locale: niente.
Non trovi un pezzo di carta, qui.
In compenso, trovi le intercettazioni della Guardia di Finanza. Che ha indagato su Riace per 18 mesi. Il 2 settembre 2017 Mimmo Lucano è con Cosimina Ierinò, la sua segretaria. Ed è inferocito. Sono arrivati i fondi da Roma, e ha girato al Girasole 95mila euro: ma i fornitori continuano a chiamarlo, perché non sono stati pagati. E anche gli operatori. 95mila euro. E non bastano? "Sono dei ladri matricolati!", dice.
Dal Girasole si difendono, dicono che hanno pagato quello che hanno potuto. Che quella è solo parte dei fondi. Che quando da Roma arriverà il resto, pagheranno il resto. Ma Cosimina Ierinò è lapidaria. "Si sono fregati tutto", dice.
E la Guardia di Finanza ha decine di intercettazioni così.
Secondo la Procura di Locri, guidata tra l'altro da una toga rossa, Luigi D'Alessio, che ha ripetuto più volte alla stampa che su Riace spera davvero di essersi sbagliato, nei tre anni esaminati quasi il 30 percento dei fondi è stato usato per tutto tranne che per i migranti. Per intestarsi case. Per ristrutturare e arredare immobili estranei ai progetti di accoglienza, per concerti e festival vari. E dai conti correnti delle sette associazioni mancano all'appello 2 milioni di euro: prelevati senza giustificazione contabile. Di certo, parte sarà stata spesa per i migranti. E sarà dimostrato in aula. Ma altrettanto di certo, molte delle fatture in archivio sono, diciamo, discutibili. Per una delle case risultano comprati 87 materassi e 131 cuscini, un cartolaio ha venduto mobili. E una Fiat Doblò ha avuto rimborsi benzina per 695 km al giorno.
Il 30 agosto 2016 una 32enne del Ghana ha incassato un assegno di 10.591 euro per due mesi di lavoro. Fa treccine ai capelli.
Il 22 agosto 2017 Tonino Capone, presidente di Città Futura, parla con un amico, e spiega che preferisce spendere i fondi che avanzano, piuttosto che restituirli a Roma a fine anno. "Se si deve trovare qualcosa andiamo, e troviamo un po' di fatture [...] Che so, ci sono 3mila euro, ci sono 10mila euro che devono ritornare indietro. Andate, e vi scegliete una camera per i ragazzi [...] Ma mica gli torno i soldi indietro".
Si sente Mimmo Lucano dire: "Quello che ho scoperto è devastante".
Con altri 26 imputati, è accusato ora di associazione a delinquere per reati contro la pubblica amministrazione. Il processo è iniziato l'11 giugno.
Bahram Acar aveva 32 anni, quando è sbarcato sulla spiaggia di Riace. E ricorda ancora quella notte. In cui al buio, cercava la strada per Roma. Era il 1998. All'epoca, non esistevano SPRAR e CAS, CIE e CARA, e quindi, semplicemente, si è trovato un lavoro. "Negli ultimi tempi", ammette, "Riace non era che un parcheggio. I migranti avevano tutto pagato. Anche le sigarette. E quindi, ciondolavano tutto il giorno", dice. "Ma anche le associazioni. Assumevano amici e parenti, invece di operatori qualificati. Erano in 10 per 10 migranti. Non aveva più senso", dice. Dicendo quello che ti dicono tutti, qui. Ma proprio tutti. Delineando una parabola che inizia nel 1998. Inizia con quel primo peschereccio alla deriva. E per dieci anni, tutto viene gestito in modo artigianale. Ma inappuntabile. Di quei 2.313 residenti, 470 sono stranieri che si sono fermati qui. Di 38 diverse nazionalità. "Poi, però, i numeri sono cambiati", dice Adelina Raschellà, l'edicolante. "Ed è saltato tutto", dice. E per numeri, non intende i numeri dei migranti: intende i fondi. I fondi pubblici. Perché sono aumentati i migranti, sì. Ma il denaro: è quello che ha sfasciato tutto. Qui che così tanto denaro non si era mai visto. Era il 2011. Era la Primavera Araba. "Si era sparsa la voce che a Riace aprivano la porta a tutti, e telefonavano da tutta Italia, magari alle due di notte, chiedendo: possiamo inviarvene altri duecento, domani?", dice. E qui nessuno si tirava indietro. "Perché qui siamo tutti migranti noi per primi", dice.
"Ma è stato un disastro".
Anche perché i fondi, qui come altrove, arrivavano con mesi di ritardo. E quindi Mimmo Lucano ha rimediato con i cosiddetti bonus: i migranti ricevevano delle banconote con Marx e Mandela che i commercianti poi convertivano in euro quando Roma, infine, pagava. "Ma era insostenibile", dice Maria Chillino, della macelleria. "Un conto è se sei la Conad, coperto da una sede centrale. Ma noi intanto dovevamo saldare la merce. Le bollette". Tira fuori scatole e scatole di banconote colorate. Ha ancora 16mila euro di crediti. "E mentre, sostanzialmente, era tutto a nostro carico, per il resto era come non avere un sindaco. I migranti assorbivano ogni energia. Spesso, per esempio, qui manca l'acqua: ma nessuno veniva neppure a domandarci se avevamo bisogno di aiuto. Si limitavano ad affittare case, e stiparci dentro magari dieci ventenni che non avevano mai vissuto prima da soli. E lì, o sei africano, o sei italiano, è uguale: è ovvio che avrai problemi", dice. "Chiamavamo le associazioni, e non rispondevano mai". Giuro, dice. Domanda ai carabinieri. Domanda agli avvocati. Qui protestavano tutti.
I carabinieri, in effetti, hanno ricevuto decine di segnalazioni.
E il Comune, decine di richieste di risarcimento. Entra un cliente. Si chiama Cosimo Romano. Gli pagavano 300 euro al mese per un appartamento di 140 metri quadri. La ristrutturazione gli è costata 15mila euro. I danni superano i 10mila.
"Non abbiamo votato contro i migranti", dice Maria Chillino. "Ma contro chi gestiva i migranti". "Contro chi fingeva di gestirli".
E colpisce. Perché quello che racconta, e che racconta come fosse normale, è drammatico. Tre, quattro volte al giorno entravano in macelleria. E chiedevano un po' di carne, o degli spiccioli per un biglietto di treno. Il significato di un certo documento. Di tutto. "E tu aiutavi il primo, aiutavi il secondo, il terzo. Il quarto. Ma poi, eri costretto a dire no", dice. "E magari era poco più di un bambino. E ti restava lì, fuori dalla porta. Senza sapere dove andare e... e..." - le si spezza la voce. "Giuro. Giuro", dice. "Abbiamo dato più del possibile".
La sconfitta della sinistra è stata tutto, qui, tranne che una vittoria della destra. E non solo perché Claudio Falchi, il segretario della Lega eletto in consiglio comunale, migrante anche lui per 24 anni in Venezuela, è stato eletto con 25 voti: i numeri sono questi, a Riace - più che il partito con cui ti candidi, conta quanti amici hai. Ma soprattutto, perché tutti vogliono indietro i migranti. Ed è anche per questo che hanno scelto la Lega. Perché è al governo: è dalla Lega che ora dipendono i fondi da Roma. Perché per il resto, nessuno ha dubbi, qui: i migranti sono una ricchezza. E l'unica di Riace. Persino il nuovo sindaco, Antonio Trifoli, 49 anni, vigile urbano, uno che tra l'altro, è stato tra i fondatori di Città Futura, non ha che parole belle per Mimmo Lucano. Nessuno, qui, contesta il suo valore. Ha rianimato Riace. Solo che oltre alle parole belle, nel suo nuovo ufficio Antonio Trifoli ha anche faldoni e faldoni di debiti. 3 milioni di euro. "Per anni, il Comune non ha pagato l'acqua, la luce. Ma anche cose minime. Tipo l'impianto di aria condizionata. Nessuno si occupava più dei cittadini", dice. E per cittadini, intende tutti: italiani e stranieri. "Perché alla fine, eravamo tutti senz'acqua", dice.
Riace è stata capofila della battaglia per l'acqua bene pubblico. E gratuito. Per questo l'acquedotto, alla fine, ha ridotto la pressione. Perché il Comune ha 850mila euro di arretrati.
Qui anche la sinistra, dice, ha le sue responsabilità. E lo dice dopo una vita a sinistra. "Non avendo più leader, ha trasformato Mimmo Lucano in un simbolo. E ha finito per chiedere a Riace troppo rispetto a quello che Riace, realisticamente, era".
Perché in questi anni sono venuti tutti, qui. Registi, musicisti, scrittori. Artisti. Ma anche semplici attivisti: che ora, nelle intercettazioni, compaiono qui e lì, mentre chiedono se per caso una delle case per i migranti è libera per un weekend. Erano tutti incantati dai laboratori di artigianato. Dal vetro, le ceramiche. Le stoffe. Senza pensare, come hanno contestato più volte gli ispettori, che se sei un ingegnere iracheno, imparare a usare un telaio ti è completamente inutile. Non ha senso definirla, e soprattutto, finanziarla, come attività di "formazione professionale". Mimmo Lucano ha sempre ribattuto che la Calabria è questa. Che non c'è lavoro, qui. Non c'è niente. Ma allora, evidentemente, bisognava ricalibrare il sistema, gli hanno risposto. E per esempio, inviare qui i migranti appena sbarcati, per poi smistarli altrove. Il dibattito, è ovvio, è aperto. Anche perché in Italia, l'alternativa a Riace sono spesso i campi di pomodori in cui si è pagati 3 euro l'ora per 12 ore al giorno. "Ma alla sinistra non è mai interessato niente di tutto questo", dice Antonio Trifoli. "Ancora oggi, è vietato criticare. Anche se nessuno neppure sa dove siano ora i migranti che sono stati qui. Nessuno gli ha mai chiesto se Riace gli sia stata utile o meno".
E ora, dopo averci usato, ci hanno dimenticato, dice.
Ora stanno tutti sulla Sea Watch. Ora si sono trovati un'altra icona.
Nel momento difficile, sono spariti tutti.
Perché poi, per dieci anni qui ha funzionato tutto. Fino a quando prima lo stato, e poi la destra e la sinistra, non hanno deciso che i migranti erano un problema. Il problema.
E hanno sfasciato tutto.
E se Riace parla, ora, se racconta infine quello che tutti sapevano, ma tutti, per interesse, tacevano, incluso, appunto, lo stato, che poteva inviare qui tutti i migranti che non aveva idea di dove altro inviare, è proprio per difendere Mimmo Lucano. Che non si è intascato un euro, giurano. Mai. Di altri, noti un tenore di vita incompatibile con il reddito. Fuoristrada. Viaggi. Case nuove. Ma Mimmo Lucano no, giurano. Quello che aveva, ha. E cioè, niente. Quando il tribunale, a ottobre, gli ha vietato di stare a Riace, i primi giorni ha dormito in auto. Profugo tra i profughi. Sotto una pioggia a dirotto. Solo. E non è giusto, dicono. Non è giusto che paghi per tutti. E quando spiego che sì, mi ripetono tutti le stesse cose, la stessa storia, e però poi vogliono restare anonimi, e così sono non sono che voci di paese, dico, quando dico che ho bisogno di nomi e cognomi, si avvicina un uomo. "Scrivi", dice. "Mi chiamo Cosimo Nisticò. Lavoravo per la cooperativa L'Aquilone. Busta paga di 1200 euro, effettivi 300". Ora basta, dice. "Non è giusto".
"Non è giusto che paghi per tutti".
Perché la tesi di Mimmo Lucano, è nota. Con il costo della vita di Riace, i famosi 35 euro al giorno a migrante ricevuti dallo stato erano più che sufficienti: e quindi, era possibile investire anche in altro. Senza togliere niente a nessuno. Anzi. Perché aprire, per esempio, botteghe di artigianato, significava rilanciare l'economia. Per tutti. Anche per gli italiani. Il problema è che il laboratorio del cioccolato alla fine non solo non è stato aperto che per l'arrivo di una delegazione dell'ONU: la cui grigliata di carne, in più, è stata pagata con i fondi per i minori non accompagnati - per anni, il sistema ha funzionato, sì: ma poi, complice uno stato che fino a poco tempo fa non imponeva molti obblighi di rendicontazione, né molti vincoli di spesa, questo "altro" coperto dai 35 euro, questo extra, è diventato anche, per dire, tre appartamenti e un frantoio che ora risultano intestati a Città Futura. Comprati con scritture private non registrate. E 360mila euro di fondi pubblici. Come anche Palazzo Pinnarò. La sede di Città Futura. Il 10 luglio 2017, Mimmo Lucano parla con il suo presidente. Ha mezza Riace che gli domanda in che senso un frantoio benefici i migranti, a cosa serva, e ammette: "Non serve a niente".
Ma è tardi, ormai. Il sistema è fuori di ogni controllo.
Perché poi, anche se i presidenti delle associazioni non parlano, è sufficiente parlare con i pochi migranti che sono ancora qui. O meglio: provare a parlarci. Tento prima con un'eritrea, poi con tre nigeriane, altri due nigeriani. Due siriani. E sono qui da mesi, a volte da anni: ma non parlano una parola di italiano.
Che poi è la vera ragione per cui alla fine è saltato tutto. Quando a Riace si è capito che i primi a essere danneggiati, erano i migranti stessi. Perché qui, in realtà, a nessuno importa quello di cui discute la stampa. Le carte di identità rilasciate anche ai clandestini. I profughi ospitati anche a termini scaduti. Sono illeciti che avrebbero compiuto tutti. E per cui sono orgogliosi di Mimmo Lucano. Non sono visti come illeciti: ma come forme di disobbedienza civile. Se gli hanno votato contro, è per tutto il resto. O più esattamente: per tutti gli altri. Domenico Arcadi, il ragioniere del Comune, mi riporta giù a Riace Marina con la sua auto da 540mila chilometri. Sa meglio di chiunque altro come è andata, ma a inchiesta in corso, non può dirmi niente. Mi dice solo, amaro: Però intanto altri, altrove, trattavano con la Libia. "Qui risponderanno di abuso d'ufficio, magari. Di truffa. Ma altrove, di crimini contro l'umanità".
"Che follia", dice. "Sprecare tutto per un SUV. E ora che le indennità di disoccupazione finiranno, come camperanno? I migranti erano il solo modo per non diventare anche noi migranti".
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[Agosto 2019]
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